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Certificato medico per la patente: ecco di cosa si tratta

Bellitto Simone • 25 Ottobre 2022

certificato-medico-patenteSi tratta in parole povere del certificato medico che serve al rilascio o alla revisione della patente: scopriamo di più in questo breve approfondimento.


Per rinnovare o conseguire la patente di guida, è necessario sottoporsi ad accertamento sanitario, con concomitante rilascio di certificato volto ad attestare l’idoneità dell’aspirante guidatore.

Ma qual è la procedura da seguire? Cosa occorre esibire in fase di visita? Chi può rilasciare questo certificato?

Scopriamo le risposte a tutte queste domande qui di seguito.

Certificato medico per la patente

Il cosiddetto certificato anamnestico è il documento che attesta l’idoneità del conducente a conseguire o rinnovare la patente di guida (di auto, moto e natanti) e che precede la visita del medico certificatore.

La certificazione rilasciata, di norma, dal medico curante, con la quale si certifica che l’anamnesi del paziente (il suo stato di salute), sia compatibile con la guida dei veicoli a motore.

Il certificato anamnestico può essere descritto come una sorta di dichiarazione dello stato di salute, o di malattia, dell’individuo.

In esso, infatti, devono essere obbligatoriamente presenti le seguenti informazioni:

  • Dati e generalità del paziente, quali:
    • Nome e cognome;
    • Luogo e data di nascita;
    • Codice fiscale;
    • Luogo e indirizzo di residenza.
Le patologie e le condizioni particolari per le quali è necessario essere sottoposti a visita presso la Commissione Medica Locale (Commissione Patenti) per il conseguimento o il rinnovo della patente sono le seguenti:
  • perdita / limitazioni / difficoltà nel movimento e nel coordinamento degli arti, della colonna vertebrale e del corpo (malattie neurologiche, ossee, muscolari, traumi);
  •  importante riduzione della vista, del campo visivo, malattie progressive dell’occhio, (glaucoma, maculopatie, lesioni del nervo ottico, danni alla retina, ecc), che dovranno effettuare dei test diagnostici;
  • riduzione dell’udito anche con l’uso di protesi acustiche;
  • diabete (patenti C1 – C1E – C – CE – D1 – D1E – D – DE) (eseguire visita diabetologica);
  • diabete con complicanze d’organo (tutte le patenti) (eseguire visita diabetologica);
  • epilessia, anche pregressa;
  • malattie psichiche;
  • trapianto d’organo;
  • dialisi;
  • malattie endocrine;
  • malattie cardiovascolari;
  • sindrome di apnee notturne;
  • persone che hanno compiuto 65 anni per la patente C1 – C1E – C – CE e 60 anni per la patente D1 – D1E – D – DE;
  • persone a cui è stata disposta la revisione della patente
  • e infine persone su indicazione dei medici certificatori.

Qui trovate un fac-simile del certificato.

Oltre al certificato anamnestico, che è un documento preliminare, serve anche tuttavia ottenere anche il certificato medico per l’idoneità alla patente post visita medica.

Visita medica certificato-medico-patente-visita

Infatti, per il rilascio di una patente di guida, per conseguimento, duplicato, conversione, riclassificazione e revisione, occorre anche fare una visita medica presso un medico abilitato per la verifica dell’idoneità psicofisica del candidato.

Visite oculistiche e udito

Il medico, dopo aver valutato il certificato anamnestico presentato, dovrà mettere a punto due tipologie di visita di idoneità:

  • visite oculistica
  • e visita dell’udito.

Il candidato deve dimostrare di possedere un’acutezza visiva per i due occhi di almeno sette decimi con almeno due decimi per l’occhio più debole. Ma anche di percepire il senso di una conversazione a non meno di due metri.

Solo se supera la visita può sostenere gli esami di teoria e di pratica.

Medici abilitati

L’accertamento dei requisiti fisici e psichici di idoneità alla guida e la redazione delle relative certificazioni ufficiali devono essere effettuati dai medici abilitati previsti dall’articolo 119 del Codice della strada.

Si tratta di:

  • Medici delle Asl, militari e altri, definiti monocratici perché giudicano da soli
  • Commissioni mediche locali (CML), strutture composte da più medici che esprimono un giudizio collegiale

La valutazione medica di idoneità è richiesta per

  • conseguimento patente
  • rinnovo patente
  • revisione patente
  • estensione ad una categoria di patente diversa da quella posseduta.

Commissione medica locale

Le Commissioni mediche locali (CML) sono sono strutture costituite presso le unità sanitarie di ogni capoluogo di provincia.

L’accertamento di idoneità per la patente deve essere effettuato in una Commissione medica locale per:

  • situazioni cliniche che possano far sorgere dei dubbi sulla idoneità alla guida
  • patenti speciali di mutilati e invalidi fisici
  • patenti C o D, al superamento di alcuni limiti di età

In questi casi le Commissioni mediche locali, sulla base delle condizioni cliniche rilevate, possono fissare una scadenza ridotta della patente rispetto allo standard.

Cosa occorre esibire durante la visita?

Alla visita occorre portare:

  • ricevuta di pagamento della visita medica con costi e modalità diverse a seconda della struttura medica
  • ricevuta di pagamento di un bollettino PagoPA per la tariffa N019-BOLLI € 16,00 – IMPOSTA DI BOLLO
    N.B. per i medici operanti in Sicilia le modalità di attestazione del versamento sono definite dalla Regione
  • una foto recente formato tessera
  • solo nel caso di conseguimento della patente: un certificato sanitario rilasciato da un medico di fiducia che indichi le precedenti malattie dell’interessato.

Il certificato “dematerializzato”

Al termine della visita il medico invia il certificato “dematerializzato”, in formato elettronico, al Ministero e rilascia una ricevuta all’interessato.

Per la richiesta di rilascio della patente presso l’Ufficio motorizzazione civile occorre presentare la fotocopia della ricevuta della visita di idoneità psicofisica rilasciata dal medico, con data non anteriore a 3 mesi se la visita è effettuata da un medico monocratico, non anteriore a 6 mesi se è effettuata da una Commissione medica locale.

 

Fonte: articolo di Simone Bellitto
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